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Le terapie per l’acufene: un approccio personalizzato

  • Immagine del redattore: Dott.ssa Alessandra Berlusconi
    Dott.ssa Alessandra Berlusconi
  • 7 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

L’acufene, ovvero la percezione di suoni come fischi, ronzii o fruscii in assenza di uno stimolo esterno, non ha un’unica causa e, di conseguenza, non esiste un trattamento standard valido per tutti i pazienti. Questa complessità può risultare frustrante sia per chi ne soffre sia per lo specialista, ma la strategia terapeutica più efficace parte sempre dall’individuazione – quando possibile – della causa scatenante.


Interventi mirati alla causa

Nei casi in cui l’acufene derivi da fattori specifici, il trattamento della condizione primaria può risolvere il sintomo.

  • Cause otologiche semplici, come un tappo di cerume o un’otite, possono essere risolte con la rimozione della causa stessa.

  • Disfunzioni osteo-articolari o mandibolari possono beneficiare di terapie mirate come l’utilizzo di un bite o trattamenti fisioterapici.


L’acufene cronico

Quando l’acufene persiste per mesi o anni, anche dopo la risoluzione della causa originaria, si parla di acufene cronico. In questi casi il fenomeno può essere paragonato a un’eco che si mantiene nel cervello, dove il suono viene interpretato come un segnale di allarme.


Approccio psico-comportamentale

Per i pazienti che vivono l’acufene in modo invalidante, l’otorinolaringoiatra può proporre un percorso psico-comportamentale, spesso avviato dopo un’analisi del vissuto emotivo del paziente tramite test specifici.

L’obiettivo è “disinnescare” la componente emotiva legata al sintomo, riducendo ansia e percezione del suono. Tecniche come mindfulness, grounding, esercizi di rilassamento o yoga possono contribuire a spostare l’acufene in uno “sfondo percettivo” meno disturbante.


Terapie farmacologiche e chirurgiche

In alcuni casi selezionati, soprattutto se trattati nei primi mesi, possono essere proposte terapie farmacologiche mirate.

Quando l’acufene è associato a ipoacusia, l’utilizzo di una protesi acustica può offrire un doppio beneficio.

In presenza di specifiche patologie, come l’otosclerosi, può essere valutato anche un intervento chirurgico.




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Contatti e approfondimenti

Dott.ssa Alessandra Berlusconi

Via Roma 25/D – Cameri 28062 (NO)

Tel. 328 8514200


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