Reflusso gastroesofageo e reflusso faringolaringeo: sintomi, differenze e terapie
- Dott.ssa Alessandra Berlusconi
- 2 giorni fa
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Il reflusso è una condizione molto diffusa, spesso sottovalutata o confusa con altri disturbi. Non tutti sanno, però, che esistono due principali forme di reflusso, con manifestazioni cliniche diverse e percorsi di cura specifici: il reflusso gastroesofageo e il reflusso faringolaringeo.
Reflusso gastroesofageo
Si tratta della forma più conosciuta, causata dalla risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago.
I sintomi principali includono:
bruciore retrosternale (pirosi);
difficoltà digestive;
eruttazioni frequenti;
peggioramento dei disturbi in posizione sdraiata, soprattutto di notte.
Questa condizione viene in genere affrontata con l’aiuto del medico di base o del gastroenterologo.
Reflusso faringolaringeo
Meno noto al grande pubblico, il reflusso faringolaringeo è causato dalla risalita dei vapori acidi o basici fino alle vie aeree superiori.
I sintomi sono differenti rispetto al reflusso “classico”:
necessità continua di schiarire la gola (raclage);
sensazione di muco in gola (globo faringeo);
alterazioni della voce o raucedine;
tosse secca persistente;
fastidi aspecifici a gola, naso, occhi o orecchie.
Per riconoscere questo disturbo, l’otorinolaringoiatra può eseguire una fibroscopia laringea, che permette di osservare direttamente le mucose e identificare segni di irritazione.
Terapie e norme comportamentali
Il trattamento dipende dalla gravità e dalla tipologia di reflusso, ma alla base vi sono sempre correzioni dello stile di vita, come:
mantenere un peso adeguato;
evitare pasti abbondanti prima di coricarsi;
dormire con il busto sollevato a circa 30 gradi;
limitare o eliminare alcuni alimenti e bevande irritanti: pomodoro, agrumi, cioccolato, menta, latte intero, alcolici, tè, caffè, bevande gassate, spezie piccanti.
astensione dal fumo
evitare alcoolici
Alle modifiche dello stile di vita si possono associare:
farmaci gastroprotettori, prescritti di norma dal gastroenterologo;
mucoprotettori specifici per le vie aeree superiori, disponibili in stick gel o caramelle, contenenti alginato, aloe vera e altre sostanze ad azione lenitiva e protettiva.
Quando rivolgersi allo specialista
Il reflusso non deve essere sottovalutato. Una diagnosi precoce consente di distinguere tra reflusso gastroesofageo e faringolaringeo, evitando complicanze e migliorando la qualità di vita del paziente.
L’otorinolaringoiatra, in collaborazione con il gastroenterologo, è la figura di riferimento per impostare un percorso diagnostico e terapeutico mirato e personalizzato.
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