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Reflusso gastroesofageo e reflusso faringolaringeo: sintomi, differenze e terapie

  • Immagine del redattore: Dott.ssa Alessandra Berlusconi
    Dott.ssa Alessandra Berlusconi
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il reflusso è una condizione molto diffusa, spesso sottovalutata o confusa con altri disturbi. Non tutti sanno, però, che esistono due principali forme di reflusso, con manifestazioni cliniche diverse e percorsi di cura specifici: il reflusso gastroesofageo e il reflusso faringolaringeo.


Reflusso gastroesofageo

Si tratta della forma più conosciuta, causata dalla risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago.

I sintomi principali includono:

  • bruciore retrosternale (pirosi);

  • difficoltà digestive;

  • eruttazioni frequenti;

  • peggioramento dei disturbi in posizione sdraiata, soprattutto di notte.


Questa condizione viene in genere affrontata con l’aiuto del medico di base o del gastroenterologo.


Reflusso faringolaringeo

Meno noto al grande pubblico, il reflusso faringolaringeo è causato dalla risalita dei vapori acidi o basici fino alle vie aeree superiori.

I sintomi sono differenti rispetto al reflusso “classico”:

  • necessità continua di schiarire la gola (raclage);

  • sensazione di muco in gola (globo faringeo);

  • alterazioni della voce o raucedine;

  • tosse secca persistente;

  • fastidi aspecifici a gola, naso, occhi o orecchie.


Per riconoscere questo disturbo, l’otorinolaringoiatra può eseguire una fibroscopia laringea, che permette di osservare direttamente le mucose e identificare segni di irritazione.


Terapie e norme comportamentali

Il trattamento dipende dalla gravità e dalla tipologia di reflusso, ma alla base vi sono sempre correzioni dello stile di vita, come:

  • mantenere un peso adeguato;

  • evitare pasti abbondanti prima di coricarsi;

  • dormire con il busto sollevato a circa 30 gradi;

  • limitare o eliminare alcuni alimenti e bevande irritanti: pomodoro, agrumi, cioccolato, menta, latte intero, alcolici, tè, caffè, bevande gassate, spezie piccanti.

  • astensione dal fumo

  • evitare alcoolici


Alle modifiche dello stile di vita si possono associare:

  • farmaci gastroprotettori, prescritti di norma dal gastroenterologo;

  • mucoprotettori specifici per le vie aeree superiori, disponibili in stick gel o caramelle, contenenti alginato, aloe vera e altre sostanze ad azione lenitiva e protettiva.


Quando rivolgersi allo specialista

Il reflusso non deve essere sottovalutato. Una diagnosi precoce consente di distinguere tra reflusso gastroesofageo e faringolaringeo, evitando complicanze e migliorando la qualità di vita del paziente.

L’otorinolaringoiatra, in collaborazione con il gastroenterologo, è la figura di riferimento per impostare un percorso diagnostico e terapeutico mirato e personalizzato.



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Contatti e approfondimenti

Dott.ssa Alessandra Berlusconi

Via Roma 25/D – Cameri 28062 (NO)

Tel. 328 8514200



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