top of page

Russamento e apnee notturne: quando preoccuparsi?

  • Immagine del redattore: Dott.ssa Alessandra Berlusconi
    Dott.ssa Alessandra Berlusconi
  • 9 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Il russamento è uno dei disturbi più frequenti per cui i pazienti si rivolgono all’ambulatorio di otorinolaringoiatria. Spesso, tuttavia, non è il paziente a lamentarsi, ma il partner, disturbato dai rumori notturni. Il russare, di per sé, non rappresenta una patologia, ma un disagio sociale e relazionale. Tuttavia, può diventare un serio problema di salute quando si associa alle apnee notturne.


Le apnee sono vere e proprie interruzioni della respirazione durante il sonno. Il paziente smette di russare, il torace si ferma, la ventilazione si arresta: l’aria non entra, il sangue non si ossigena adeguatamente e gli organi ne risentono. In questi casi, è fondamentale sottoporsi a un esame specifico: il monitoraggio cardiorespiratorio notturno o polisonnografia.


Se si parla solo di russamento, è utile sapere che spesso la causa non è nel naso. La deviazione del setto nasale, per esempio, non è di per sé responsabile del russare. Il problema è piuttosto localizzato a livello del palato molle e dell’ugola. In posizione supina, durante il sonno, queste strutture si rilassano e iniziano a vibrare, generando il caratteristico rumore. Se la vibrazione è tale da occludere completamente le vie aeree, si manifestano anche le apnee.


Cosa si può fare?

  • Perdere peso: anche pochi chili in meno possono ridurre significativamente il russamento.

  • Evitare di dormire supini: si consiglia la terapia posizionale, ad esempio cucire una tasca nel pigiama dietro la schiena contenente una pallina da tennis o utilizzare dispositivi più avanzati che vibrano per far cambiare posizione al paziente senza svegliarlo.

  • Utilizzare dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD): realizzati dal chirurgo maxillo-facciale o dallo gnatologo, avanzano leggermente la mandibola riducendo la vibrazione del palato molle.

  • Migliorare l’igiene del sonno: evitare pasti abbondanti prima di coricarsi, non indossare abiti stretti, trattare il reflusso gastroesofageo, smettere di fumare ed evitare alcolici.

  • Curare l’ostruzione nasale: permettere la respirazione nasale notturna aiuta a ridurre il russamento.

  • Utilizzare umidificatori d’ambiente: soprattutto in caso di secchezza dell’aria.


In presenza di sospette apnee o se il paziente è già affetto da patologie come ipertensione o disturbi cardiovascolari, lo specialista otorinolaringoiatra può proporre approcci chirurgici mirati. Tra questi, interventi sulle tonsille o sul palato molle.


Infine, esistono cerottini nasali in commercio che, pur non risolvendo il problema, possono offrire un beneficio temporaneo. E, se nessuna delle soluzioni risulta efficace, rimangono sempre i tappi per il partner o la soluzione più drastica: dormire in stanze separate.


Consulta uno specialista

Se sospetti di soffrire di apnee notturne o sei disturbato dal tuo russare, prenota una visita otorinolaringoiatrica. Una semplice fibroscopia può già fornire indicazioni importanti e orientare verso eventuali approfondimenti diagnostici o terapeutici.



Link al video


Contatti e approfondimenti

Dott.ssa Alessandra Berlusconi

Via Roma 25/D – Cameri 28062 (NO)

Tel. 328 8514200



Commenti


bottom of page