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Tonsilloliti e igiene orale: quando è utile una visita ORL

  • Immagine del redattore: Dott.ssa Alessandra Berlusconi
    Dott.ssa Alessandra Berlusconi
  • 17 lug
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 22 lug

Capita spesso che alcuni pazienti si rivolgano allo specialista preoccupati per la comparsa di piccoli pallini bianchi o giallastri all’interno delle tonsille. Queste formazioni, pur essendo fastidiose, sono nella maggior parte dei casi innocue e non indicano una condizione grave.


Le tonsille, strutture linfatiche localizzate lateralmente nella parte posteriore della bocca, presentano delle piccole cavità chiamate cripte. In queste possono accumularsi residui di cibo, cellule di desquamazione e batteri che, compattandosi, formano i cosiddetti tonsilloliti. Questi aggregati possono causare alitosi, sensazione di corpo estraneo o, talvolta, un leggero dolore.


Nonostante il disagio, la presenza dei tonsilloliti non rappresenta di per sé un’indicazione all’intervento chirurgico di tonsillectomia. Molti pazienti tentano di rimuoverli manualmente con cotton fioc o tramite sciacqui, ma si tratta di una condizione che può recidivare, soprattutto in soggetti predisposti.


La tonsillectomia, ovvero la rimozione chirurgica delle tonsille, è indicata soltanto in caso di infezioni recidivanti o in presenza di episodi frequenti di tonsillite acuta (almeno 5-6 all’anno) con necessità di antibioticoterapia, caratterizzati da febbre, dolore intenso e difficoltà nella deglutizione. In assenza di infezioni ricorrenti, è preferibile optare per trattamenti conservativi e consigli mirati alla riduzione del fenomeno.


Per qualsiasi dubbio o sintomo persistente, è sempre utile una valutazione otorinolaringoiatrica, che possa escludere altre condizioni e fornire i consigli terapeutici più adatti al caso.



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Contatti e approfondimenti

Dott.ssa Alessandra Berlusconi

Via Roma 25/D – Cameri 28062 (NO)

Tel. 328 8514200



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